sabato 5 maggio 2012

quando ero un pirata


... oppure un lupo, o un temporale, o un albero secolare...
ieri il blog di Topipittori presentava così il libro Quand j'etais loup (Editions Gautier-Longuerau, 2003), di Philippe Lechermeier, con illustrazioni di Sacha Poliakova. il libro è un bellissimo tentativo di ricordarsi, ovvero di ricordare il sé, di richiamare alla memoria un'epoca lontana, che è quella dell'infanzia, della fantasia sfrenata e dei felici ruzzoloni dell'immaginazione.

sempre ieri, un servizio delle Iene presentava "il governo dei bambini".
commoventi, esilaranti, devastanti.
questi ragazzini testimoniano qualcosa, e ci vuole un po' per capire di cosa si tratti. non è solo la logica spiazzante del ragionamento, il buonsenso semplice e innocente, il guizzo di follia dietro gli occhialoni o il compiacimento del giocare a inventare storie assurde davanti alla camera e agli adulti, magari microfonati e vestiti di nero. non è solo questo.

ciò che colpisce, e che voglio provare a ricordare, è l'impressione che resta dopo: la sensazione lucidissima di aver perduto delle cose, nel percorso verso la vita adulta, e che queste cose fossero invece tutte lì, evidenti in quei bambini che giocavano a fare le leggi, con gli occhi spalancati e sinceri sul loro parlamento inventato e verissimo.

forse davvero a sette anni sapevo già tutto. e da quella pienezza potevo guardare al mondo adulto come a un bizzarro sistema estraneo, inutilmente complicato e davvero poco attraente.
e forse è lì che bisognerebbe tentare di ritornare, a quando eravamo talmente noi stessi da poter essere con perfetta coerenza e verisimiglianza anche lupo, o pesce, o tempesta, o pirata...


Nessun commento: